Lettera pubblicata sul Messaggero
2 Aprile 2009
Buongiorno, sono una residente del Quadraro vecchio, e come altri cittadini qui residenti vorrei portare all'attenzione dei media il fatto che la quercia del Quadraro, forse può ancora essere salvata. Ci siamo infatti resi conto che l'albero è ancora vivo e forse è possibile fare qualcosa! Ci sono stati già casi di alberi secolari sradicati per cause naturali (vento, neve) e poi ripiantati con successo. La nostra quercia (nostra in senso affettivo) appare parzialmente sradicata, appoggiata ad una bassa costruzione. Mentre i rami che sono stati amputati hanno già le foglie appassite, quelle sul tronco sono ancora fresche, indice che le radici sostengono ancora la pianta dal punto di vista vitale. Il problema è costituito dal fatto che la quercia sorge in area privata: forestale, servizio giardini comunale, vari enti contattati dicono che solo il proprietario può intervenire. Lasciar morire così un albero secolare è indegno. Non so quale potrebbe essere la risposta del proprietario, ma il fatto che, come riportato dal suo articolo, l'incuria potrebbe essere stata una delle cause della caduta non è molto incoraggiante. E poi c'è il problema rappresentato dalle lastre di eternit che fungevano da tetto delle baracche, frantumate dalla caduta della quercia e che ora rappresentano un rischio per la salute e per l'ambiente! Che si può fare? Parlando con i miei vicini di casa, molte persone singolarmente si sono attivate per cercare una soluzione, facendo telefonate e ricerche. Questo albero era come un simbolo del Quadraro e a tutti sembra essere comune un sentimento di grande perdita: non riusciamo a rassegnarci e io vorrei trovare una soluzione. Bisognerebbe che un esperto (agronomo o altro) potesse accedere all'albero e fare una perizia per valutare se è possibile fare qualcosa. Cordiali saluti.
Maria Teresa Luppi
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